23 maggio 2008






Un'aistes-ista, pel magico potere delle paròle - per cui passando il tempo
i significati somigliano di più ai significanti -,
si può trovare ad essere, all'improvviso, sentitelo: lo dice la parola stessa,
"sensibilizzata".
E da allora può imbattersi nel pianto, nella commozione. Al cinema, o alzando il volume a una canzone,
o per un'emergenza sociale d'igiene cittadina.
Da queste altezze, una sua lacrima di valli ne riempie almeno tre, tutte insieme.




3 commenti:

edilavorochefai ha detto...

miiiiiiiiiiiiiii

comeonyoupainter ha detto...

aò.

Anonimo ha detto...

le lacrime pura liberazione....lavorgna...